Diffusissima ed arci nota al grande pubblico, soprattutto quello femminile, la ricostruzione delle unghie delle mani, ha negli ultimi tempi acquisito crescente consenso. Legata in modo particolare ad esigenze estetiche, viene richiesta e praticata con grande frequenza e conosce una continua evoluzione nelle tecniche applicate.

Meno conosciuta, ma non per questo meno richiesta, è la ricostruzione delle unghie dei piedi.

Capita sovente, infatti, che le unghie dei piedi siano in qualche modo maggiormente soggette a traumi che possono rompere o rovinare irrimediabilmente la lamina ungueale; motivo di grande imbarazzo sia nel genere femminile che in quello maschile, una pedicure non perfetta, inibisce l’utilizzo di sandali o calzature aperte.

La ricostruzione delle unghie dei piedi, dunque, può essere una soluzione importante alla quale far riferimento per sanare situazioni di disagio profondo; è necessario, però, cercare di identificare quale sia la tecnica più indicata per risolvere il problema che ci affligge ed è auspicabile che venga praticata da professionisti del settore che sapranno rispettare al meglio le regole igieniche e ottenere risultati migliori.

La cura dei piedi

Prima di passare alla ricostruzione vera e propria, è necessario predisporre il piede a ricevere nel modo migliore le cure del caso. A tal proposito, quindi, consigliamo di cominciare con un pedicure curativo che possa occuparsi di eventuali problemi ed inestetismi del piede con professionalità. E’ buona norma verificare, innanzi tutto, la salute delle nostre unghie per accertarsi che non siano in atto infezioni fungine e,nel caso, trattare con un anti micotico la patologia.

Solo in un secondo momento, ci si occuperà delle cuticole avendo cura di non lasciare troppo tempo i piedi immersi in acqua in modo da non generare un eccesso di umidità che potrebbe essere sfavorevole alla ricostruzione vera e propria.

Infine si procederà con la limatura delle unghie cercando, per quanto possibile, di renderle omogenee limitandone la lunghezza non oltre la dimensione delle dita.

Solo a questo punto sarà possibile dare il via alla ricostruzione vera e propria secondo la tecnica che il professionista riterrà più adeguata.

Tecniche di ricostruzione in caso di unghie aventi lunghezza minima sufficiente

Se il problema che ci affligge è di poco conto, o se semplicemente si desidera sfoggiare una pedicure perfetta, sono percorribili tre differenti strade per la ricostruzione.

La più indicata e gettonata è la ricostruzione in acrilico che prevede l’uso di una speciale resina che viene applicata e modellata direttamente sull’unghia. La fase di asciugatura non prevede utilizzo di fornelli UVA e, grazie all’estrema versatilità della materia utilizzata, rende possibile l’ottenimento di risultati soddisfacenti.

La ricostruzione a gel, invece, prevede l’utilizzo di tip (altrimenti dette unghie finte) o cartine che vengono applicate direttamente sull’unghia mediante una colla speciale; dopo l’applicazione di un primer si passa alla fase di asciugatura nell’apposito fornetto.
Dopo qualche minuto si passa all’applicazione del gel vero e proprio che verrà fatto seccare per due o tre minuti utilizzando sempre il forno UVA; il passaggio si ripeterà per una seconda volta per ottenere un risultato perfetto e si potrà concludere con l’applicazione dello smalto vero e proprio.

Nel caso in cui il problema che ci affligge fosse di pochissimo conto, è possibile correggere e rinforzare le proprie unghie con la stesura uno smalto gel semipermanente.

Qualsiasi tecnica venga impiegata, avrà una durata di circa un mese passato il quale sarà necessario predisporre un ritocco.

Tecniche di ricostruzione da utilizzare in caso di unghie eccessivamente corte o molto rovinate

Qualora il problema che ci affligge sia particolarmente importante la ricostruzione in acrilico non è indicata, ma appare necessario affidarsi ad una ricostruzione in gel.
L’utilizzo di tip, benché ve ne siano in commercio numerose tipologie specifiche per i piedi, non è consigliato per la rigidità del supporto, che potrebbe creare problemi in caso di utilizzo di calzature chiuse, e poiché particolarmente soggetto a rotture.

La tecnica più indicata in questo caso è la ricostruzione mediante utilizzo di una fibra naturale come la seta; molto elastica e morbida viene proposta sotto forma di cartine adesive da modellare su misura direttamente sull’unghia.